Campagne pubblicitarie sui social o Google? Quali risultati avete ottenuto?
Chi ha detto che le campagne pubblicitarie sono nate nell’ultimo secolo si è sbagliato di grosso. Fin dall’antichità, rinveniamo la prima forma rudimentale di pubblicità: il passaparola. Addirittura, nella Pompei antica ci sono stati ritrovamenti sulle mura che “sponsorizzavano” politici o artigiani. Allora, se la sua data di nascita è così antica, perché definiamo la nostra come l’epoca della pubblicità? Semplice, è mutato radicalmente il modo in cui una pubblicità viene realizzata, gli obiettivi che si pone, l’influenza che ottiene in una società. Una volta, scopo di una campagna pubblicitarie era di raggiungere quante più persone possibile, oggi, la tendenza è di riuscire ad arrivare al giusto target. L’advertising moderno, quello a cui deve tendere qualsiasi impresa, deve essere in grado di raggiungere un pubblico, anche esiguo, ma ben definito: il cosiddetto target di riferimento. Un tempo, questi risultati parevano impensabili; ai giorni odierni, grazie a Facebook e Google e ai vari professionisti del settore, le campagne pubblicitarie si sono sempre più specializzate, rendendosi anche maggiormente efficaci.
Le campagne strutturate sulle piattaforme Social (forte anche della sua estrema notorietà) fa sì che il consumatore non si senta coinvolto subito in un rapporto di tipo economico: innanzitutto, il target scopre il prodotto, l’identità del brand, il tono utilizzato; poi, magari, verrà attratto dagli sconti sponsorizzati, dall’app connessa all’azienda, etc. Far creare da un professionista una campagna su Google significa, invece, aumentare esponenzialmente la visibilità del proprio sito e del proprio prodotto. In questo caso, l’esperto manager, si occuperebbe non soltanto di creare una campagna ma anche, e soprattutto, dell’analisi SEO della concorrenza e di una strategia SEO che consisterebbe in una identificazione di parole chiave, un’ottimizzazione del posizionamento nelle ricerche Google e un miglioramento dei link. Insomma, anche gli artigiani di Pompei, se avessero potuto, avrebbero sfruttato questi mezzi di comunicazione.
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